Corso base

Come tutti i nostri corsi si articola in due lezioni a settimana ed ha la durata di un mese; è possibile rinnovarne l’iscrizione, passando a quello avanzato fin dal secondo mese, senza limiti di tempo e può essere inserito anche negli abbonamenti trimestrali e semestrali. Adatto a tutte le fasce di età, si svolge nella nostra sala di arrampicata, all’interno di un gruppo definito da 4 a 8 persone, con un istruttore della federazione FASI qualificato e competente e la lezione ha durata di 1 ora. L’attrezzatura necessaria è completamente fornita dalla nostra associazione al di fuori delle scarpette di arrampicata che sono obbligatorie e personali.

alphabeto

A livello logistico ed economico non differisce dal corso avanzato che rappresenta la naturale evoluzione tecnica per chi volesse continuare a progredire in questo sport con l’affiancamento di un preparatore abilitato.

Tecnicamente il corso base è strutturato in 4 blocchi distinti, individuati da ciascuna settimana del mese; è indirizzato a chi deve iniziare o è alle prime armi, ma è anche adatto a colui che pur avendo una qualche esperienza da autodidatta vuole perfezionare i fondamentali della tecnica nel modo più corretto affidandosi ad istruttori della federazione.

  1. prima settimana

    • test delle attitudini personali di partenza
    • fondamenti base della progressione in verticale: utilizzo degli appigli, equilibrio statico e spostamento del peso
    • tecniche di arrampicata frontale

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Corso avanzato

Rivolto a chi padroneggia le tecniche di base, si articola su due lezioni a settimana ed è rinnovabile di mese in mese; il corso si propone innanzitutto di affinare la gestualità derivata dal corso base, aggiungendo via via accorgimenti ed astuzie che diventeranno parte integrante dell’esperienza arrampicatoria degli allievi.

Attraverso la proposizione di passaggi da risolvere sempre nuovi e creati ad hoc, si esploreranno i limiti di ciascuna tecnica, si porterà gradualmente un gruppo omogeneo (da 4 a 8 persone max di pari livello) a sperimentare sulla propria pelle i  benefici portati dai miglioramenti nell’esecuzione del gesto e dalla crescente preparazione atletica, si, perché oltre agli esercizi sui pannelli artificiali, l’allenatore preparerà sedute specifiche da fare con pochi e semplici attrezzi, disponibili nella nostra struttura, e basati sul livello di ciascuno.

Atleta El Cap in Coppa Italia
Atleta El Cap in Coppa Italia, L’Aquila 2005

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… ciao Icaro

“Non restare a piangere sulla mia tomba.
Non sono lì, non dormo.
Sono mille venti che soffiano.
Sono la scintilla diamante sulla neve.
Sono la luce del sole sul grano maturo.

Sono la pioggerellina d’autunno
quando ti svegli nella quiete del mattino.
Sono le stelle che brillano la notte.
Non restare a piangere sulla mia tomba.
Non sono lì, non dormo.”

Icaro

Damiano Capulli e Matteo Cittadini tengono alto il nome di El Cap nella prova open boulder dell’evento più importante dell’anno nel mondo dell’arrampicata, il Rock Master!

Il report del sito ufficiale rockmasterfestival.com

Matteo Rock Master 2013Un open giocato sul filo di lana, una prima fase del boulder maschile agguerrita come non mai quella che questa mattina ha dato l’accesso alla finale di domenica prossima. In gara si erano presentati in 24, dall’Australia fino al Messico, passando per la Cina, il Giappone, la Russia, l’Italia… insomma una gara internazionale che poi è stata combattuta fino all’ultimo tentativo. Si, perché mentre c’erano soltanto 4 “ticket” da vincere per procedere al prossimo round, c’erano invece 5 boulder da risolvere con una formula raduno – in cui gli atleti potevano provare i boulder nell’ordine che volevano – che sono stati risolti ben da 15 atleti.

Davvero impressionante il ritmo dell’australiano Christopher Webb-Parsons che ha risolto un boulder dopo l’altro al primo colpo, tranne uno che ha salito subito dopo, per poi chiudere lo zaino, sedersi soddisfatto e godersi l’elvolversi della gara. Alle sue spalle il grintoso giapponese Shinta Ozawa con un tentativo in più rispetto a Webb-Parsons ma, ed è qui la differenza, con due tentativi in meno per raggiungere la zona bonus rispetto al 3°, Mauricio Huerta. Ovvero il messicano che già l’anno scorso si era qualificato per la finale dell’Open e che, anche in questa edizione, non si è lasciato sfuggire questa bella occasione. Come d’altronde anche lo sloveno Klemen Becan (che già ieri si era qualificato per il Lead) e il coreano Jabee Kim che si sono qualificati quarti parimerito.

Dal punto di vista italiano, grande delusione per l’azzuro Stefan Scarperi che si è visto sfuggire il sogno della finale davvero per un soffio. Come Kim e Becan anche il bolzanino ha chiuso tutti e cinque i blocchi in 8 tentativi, ma la zona bonus è stata raggiunta con un tentativo in più rispetto a Kim e Becan. Peccato. Ma questo è il boulder, e lo sa bene Scarperi. Come lo sanno anche tutti gli altri, che questa mattina hanno dato vita ad una bella prima prova, degna del Rock Master.

Classifiche del Rock Master International Open prova Boulder maschile [ 6.09.2013 ]

Rank
Name
Nation
Sum
1
5t6 5b5
2
5t7 5b5
3
5t7 5b7
4
5t8 5b6
4
5t8 5b6
6
5t8 5b7
7
5t8 5b8
8
5t9 5b7
9
5t9 5b8
9
5t9 5b8
11
5t10 5b9
12
5t10 5b10
13
5t11 5b7
14
5t11 5b9
15
5t14 5b12
16
4t4 5b5
17
4t10 4b5
18
4t12 5b13
19
4t12 4b6
20
3t7 4b7
21
3t10 4b13
22
2t3 4b6
23
1t1 2b6
24
GEO
1t3 2b6

di Vinicio Stefanello / Planetmountain.com